7.4.13

riflessioni a voce alta


Eccomi di nuovo qua. Nelle ultime due settimane non ho avuto proprio modo di..contribuire (forse non la parola esatta ma la prima che mi viene in mente). Un po' afflitta dal mio desiderio di costanza che diventa rigido dovere,un po' per motivi più leggeri e per salutare lontananza dal pc. Ora che ho superato quasi del tutto il classico malanno di stagione e ho completato un ordine in sospeso, torno qui e a qualche riflessione. 
A volte credo che questo spazio sia troppo impersonale: riempito solo da ciò che reputo potrebbe essere interessante  Di me parlo poco, faccio parlare altri, colleziono spunti, ispirazioni, questo blog assomiglia più a una scatola dei ritagli che a un diario. Sarà che amo così tanto la sintesi, le immagini e, devo ammetterlo, la privacy. Non ho grande attenzione per chi tende a enfatizzare ogni piccola cosa e a volte penso di tendere all'opposto proprio per questo. E ammiro l'equilibrio che molti blogger hanno e mantengono parlando con disinvoltura di creatività  Ma cos'è la creatività?
Be', ammetto che sono abbastanza allergica alle etichette (e anche ai doveri)...il fatto che qualcuno si possa definire un "creativo" mi sembrava eccessivo già alle superiori. "Creativo" è una qualità, come lo è essere abili, precisi e con un buon senso del colore ed è sicuramente anche un'attitudine. Qualcosa che si può migliorare, far crescere, che è innata e trova terreno fertile in tanti aspetti della vita ma la creatività da sola può avere effetti anche grotteschi, come l'abilità pura può essere noiosa. 
E quanta confusione: "te fai gli orecchini disegnami un biglietto d'auguri! Sei così creativa!" ma anche "sai fare le foto, sei un'artista! Scrivi una poesia per la parrocchia!"sono sicura che ci sono creativi capaci di questo ed altro, io non sono tra loro e mi limito a definirmi maker
Maker perché ha a che fare col fare, che è proprio nelle mie corde. Fare, sporcarsi le mani, dire: ok,facciamolo e farlo, a modo proprio. Col giusto ritmico, spesso usando metodi bislacchi, iniziando e abbandonando mille cose, con un po' di incoscienza  sicuri di poterci mettere una pezza, con un po' d'arguzia e sbagliando i calcoli. 
Ho deciso di tenere la reflex con me sul banco di lavoro per questo. Non voglio aver bisogno di mille parole ma di fare. Fare anche una semplice foto mentre passo da un pezzo all'altro, nel momento in cui riordino le idee. 
Ci sto mettendo anni ma Nanofactory sta cambiando, in modo impercettibile anche per me ma sta diventando più..carnale, più essenziale, si libera di certi orpelli e torna a una visione del fare che ho respirato fin dall'infanzia e ho la conferma che non solo sia la cosa giusta per me ma che sia inevitabile. :)


10 comments:

  1. bellissimo post, molto personale, ma per me condivisibile.
    In un tempo in cui tanti (troppi?) si definiscono o vengono definiti creativi è bello e salutare fare un'analisi come quella che stai facendo tu.

    ReplyDelete
    Replies
    1. grazie Mirta :D penso che una maggiore coscienza di sé giovi, soprattutto se siamo investiti da etichette e mille stimoli (a volte aggressivi e che tendono a uniformarci). ok, tornerò sull'argomento...

      Delete
  2. Si usa dire: a buon intenditore poche parole... e quando ne esprime un paio di più, sono sempre al posto giusto e nel momento giusto. Complimenti! :*

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Dani! forse è un discorso un po' sconclusionato ma racchiude bene il momento che sto vivendo e il futuro che vorrei immaginare ;)

      Delete
  3. Bella riflessione.

    Personalmente mi reputo una creativa e penso che la creatività sia una dote, che hai dalla nascita e coltivi nel tempo. Vedo la stessa natura nella più piccola dei miei tre figli, e ne sono felice.
    Non ci vedo nulla di pomposo nel termine creativo o artista... certo delle volte, davanti ad alcuni lavori di gente che si dichiara creativa, designer o artista, mi cadono letteralmente le braccia, ma è molto probabile che i miei bijoux a qualcun altro facciano lo stesso effetto.

    E' un argomento vastissimo, con mille sfumature e per riuscire a dirne solo una piccola parte, credo che non basterebbe un'intera primavera... anche perchè tendo alla logorrea!

    Un basin!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Mi piacciono i post più personali, alla fine siamo come creiamo (o facciamo), no?

      Delete
    2. ciao Ilaria :)
      Essendo un discorso personale è molto parziale. Molti che si dicono creativi lo sono davvero, sono pieni di risorse e di idee (beati loro!) io non mi sento così :) mi sento altro, che non è un bene o un male di per sé, era giusto per metterlo nero su bianco.

      Delete
  4. mi hai tolto le parole di bocca Fernanda!
    la penso esattamente come te!
    io stessa mi sento una maker, creativo è una parola fin troppo eccelsa!
    bel post!

    ReplyDelete
    Replies
    1. grazie Vere! è bello condividere lo stesso spirito pratico ;)

      Delete

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...