20.5.11

interview::Ladaridari


Nano-N): Parlami di te e del tuo shop.
Ladaridari-L):Mi piace creare oggetti per la casa e la persona, che rispondano innanzitutto a due requisiti: devono essere funzionali ed esteticamente gradevoli.
La mia formazione di industrial designer mi influenza molto sul fatto che un oggetto debba essere utile oltre che bello: di qui la voglia di rendere piacevoli e divertenti quei momenti della vita quotidiana in cui spesso usiamo oggetti solo perché ci servono, senza prestare attenzione al loro aspetto: i sottopentola in feltro nascono da questa idea di rendere “guardabile” un oggetto che di per sè non desta interesse estetico. Viceversa, ci sono oggetti belli ma che spesso sono inutili: penso alle bomboniere o ai soprammobili... vorrei unire il piacere di guardare un oggetto con quello di usarlo...

N) Cos'è per te la creatività? 
L): La creatività è secondo me la capacità di dare un nuovo significato agli oggetti. Non intendo attraverso il recupero o il riciclo. Ma ad esempio realizzandoli con un materiale nuovo, o inusuale, spostando il loro ambito di utilizzo, rendendoli portatori di un nuovo modo di intendere quell’oggetto.
È tenere in movimento il cervello, captare spunti dalle situazioni più diverse, associare liberamente immagini e stimoli, avere intuizioni, seguire l’istinto.
La cosa che mi riesce più difficile è organizzare e tenere ordinati tutti questi stimoli...che è essenziale per saperli tirar fuori da un angolo remoto del cervello quando servono... su questo devo ancora lavorare un bel po’....

N) E l'artigianato? 
L):Per me è il poter controllare direttamente che l’oggetto sia realizzato come voglio, che le modifiche siano decise da me, un modo per sentirlo più “mio”.
Anche qui come designer ho studiato i vari procedimenti produttivi, finalizzati alla ripetibilità del prodotto. Questa caratteristica mi piace applicarla in piccolo alle mie creazioni: da qui nasce l’esigenza di semplificare il più possibile, di scrivere dei tutorial alla portata di tutti, di ridurre al minimo indispensabile i “fronzoli” e le decorazioni che distraggono o sono di troppo.
Non penso all’artigianato come metodo per produrre oggetti unici, ma a un modo per renderli più personali.

N) Da cosa e come nasce un tuo progetto?
L):Da una combinazione tra la risposta a un bisogno e il fascino di un materiale.
Spesso quando vedo un tessuto mi viene in automatico vedere cosa ne farò; altre volte sono ispirata dai colori: due feltri che si abbinano perfettamente, una stoffa assurda che però richiama la mia attenzione…. Oppure ancora, dalle proprietà che un materiale ha: se è caldo, se è leggero, se è isolante, se è resistente, se è lavabile…
Poi passo alla ricerca di una funzione che incontri queste proprietà. A un’atmosfera in cui quei colori sono perfetti. A quell’oggetto che proprio fatto così non mi piace, e a come lo farei io. Ovviamente faccio anche una ricerca sul campo per conoscere oggetti simili, e cerco ispirazioni su Internet.
Dopodichè passo ad uno schizzo da cui ricavo delle misure utili o un cartamodello provvisorio, che modifico più volte per arrivare al definitivo.
Faccio qualche prova di costruzione con materiali “di brutta”, fino a realizzare il primo vero prototipo, che testo poi personalmente: ho un paio di pantofole in feltro una diversa dall’altra che ho usato per arrivare a quelle definitive pubblicate sul mio blog!
Solo quando verifico che il prodotto funziona, che mi piace anche dopo qualche tempo, e che le critiche che posso muovere mi sembrano di poco conto mi decido a pubblicarlo e a metterlo in vendita.

5 comments:

  1. grazie Nano!
    mentre rileggo arrossisco!!! ●^__^●

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  2. Le sue creazioni sono semplici, utili, belle e impeccabili! Ora capisco perchè, sei una designer e si vede, complimenti :D

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  3. Fantasticoooooooo!!!!!!!!!!!!!!!

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